Archivio Tirolese per la documentazione e l'arte fotografica

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70 anni dalla prima scalata del K2. Il sudtirolese Erich Abram come membro della spedizione e collaboratore essenziale

Erich Abram davanti alla sua tenda nel Campo VII a quasi 7.500 m, con il gagliardetto Hochtouristen-Gruppe Bozen (Fotografo: sconosciuto; Collezione Erich Abram - TAP, L37472)
Erich Abram davanti alla sua tenda nel Campo VII a quasi 7.500 m, con il gagliardetto Hochtouristen-Gruppe Bozen (Fotografo: sconosciuto; Collezione Erich Abram - TAP, L37472)

Sabato 31 luglio 1954, intorno alle ore 18, gli alpinisti italiani Achille Compagnoni e Lino Lacedelli raggiungono la seconda vetta più alta del mondo, il K2 (8.611 m), nel Karakorum, al confine tra Pakistan e Cina. Essi fanno parte di una spedizione italiana, guidata da Ardito Desio, professore di geologia a Milano, che fu militarmente e strategicamente pianificata. Dopo numerosi tentativi falliti, la spedizione doveva conquistare il K2 per la prima volta. Parte della spedizione fanno anche circa 500 sherpa e portatori pakistani, che trasportano le dodici tonnellate di equipaggiamento - tra cui cinque chilometri di corda e 230 bombole d' ossigeno - fino al campo base, a poco meno di 5.000 metri d'altitudine, per poi proseguire per la montagna.

 

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